Cookie Consent by Free Privacy Policy website La Free Software Conference sui flussi delle informazioni e sul “mondo maker”
novembre 13, 2015 - Tispress

La Free Software Conference sui flussi delle informazioni e sul “mondo maker”

La Free Software Conference sui flussi delle informazioni e sul “mondo maker”

Big data, open hardware, Internet of Things e wearable technologies: questi nuovissimi trend, insieme all’enorme potenziale che celano, sono stati al centro dell’edizione di quest’anno della Free Software Conference, il 13 novembre al TIS innovation park.

Chilometri percorsi, calorie bruciate e altre informazioni dal programma di fitness personale: l’azienda austriaca “Runtastic”, attraverso le cosiddette wearable technologies, cioè le tecnologie “indossabili”, acquisisce quotidianamente enormi quantitativi di dati. Gerhad Sulzberger di Runtastic ha spiegato come quest’azienda, che oggi fa parte del gruppo Adidas, sia in grado di raccogliere, elaborare e gestire questi flussi d’informazioni grazie a sistemi open source.

Internet delle cose

Proprio i grandi quantitativi di dati, la loro gestione e accessibilità sono anche le principali sfide di Internet of Things, cioè degli oggetti e dei luoghi concreti collegati e comunicanti via internet. Dalla tracciabilità online delle spedizioni fino agli elettrodomestici “intelligenti”, questo innovativo sistema ha preso piede in numerosi ambiti della nostra quotidianità. Charalampos Doukas, protagonista della scena greca dei maker, ha presentato un progetto open source, il cui obiettivo è rendere più sicura l’interazione di questi dispositivi e più agile lo sviluppo di nuovi prototipi.

Open hardware

Affinché strumenti come le macchine del caffè o le tapparelle delle finestre, siano davvero funzionali per l’uomo, il loro hardware dev’essere però in grado di mettere in pratica i “comandi” ricevuti. Il motivo per cui ciò è più semplice con l’open hardware l’ha illustrato Alessandro Rubini, sviluppatore e sostenitore del software libero, che ha collaborato anche al progetto CERN in Svizzera. «Il grande vantaggio dell’open hardware», ha affermato, «è la possibilità di adattarsi flessibilmente alle esigenze personali. Al contrario, con l’hardware soggetto a licenza o addirittura brevettato, e con ciò intendo anche semplici strumenti come pulsanti per l’accensione di elettrodomestici o elementi di una stampante, tutto diventa più complicato e costoso».

«Software e hardware aperti schiudono una gamma enorme di possibilità per imprese, maker e pubbliche amministrazioni”, ci conferma Patrick Ohnewein del centro Free Software & Open Technologies del TIS. «Innovazione e competitività vengono così notevolmente semplificate e accelerate. Un esempio in tal senso è il progetto bus.meran.eu, che consente agli utenti di sapere in tempo reale la posizione dell’autobus che stanno aspettando. Questa piattaforma aperta per l’innovazione nei trasporti a breve raggio è stata realizzata congiuntamente da aziende come SASA, R3GIS, Davide Montesin, MadeInCima e molte altre, in collaborazione con l’Azienda di soggiorno di Merano e con altri Comuni: le imprese che collaborano a progetti come questo, sviluppano il know-how acquisito e possono sfruttarlo poi per i loro prodotti», ha proseguito Ohnewein.

Nel corso delle diverse conferenze e dei workshop su queste e altre tematiche, gli esperti hanno offerto la possibilità a utenti finali e semplici interessati di toccare con mano alcuni esempi di best practice e ammirare le ultime novità. Anche questa quindicesima edizione della SFScon, organizzata dal centro Free Software & Open Technologies del TIS, è riuscita ad attrarre a Bolzano un folto pubblico internazionale di più di 300 tra esperti e interessati.

Il Free Software Award, insignito annualmente nel corso della Free Software Conference a una personalità che si è distinta nell’impiego e nella diffusione di software aperto, quest’anno è andato a Markus Windegger. Questo giovane della Val d’Ultimo è considerato un pioniere della free software community altoatesina, in particolare per l’ambito della mobilità: tra l’altro, ha collaborato attivamente allo sviluppo e al miglioramento dell’applicativo open source per i bus SASA, impegnandosi affinché i dati fossero liberamente accessibili. Grazie a quest’apertura, è stato possibile portare avanti ulteriori progetti free software, come bus.bz.it, parking.bz.it e traffic.bz.it, applicazioni che offrono informazioni sui tempi di percorrenza degli autobus o sulla situazione di parcheggi e traffico, contribuendo a una mobilità cittadina a minore impatto ambientale. La giuria ha voluto inoltre premiare l’impegno di Windegger per lo sviluppo della rete altoatesina di free software. L’ambito riconoscimento è stato conferito dal Linux User Group Bolzano-Bozen-Bulsan.