Cookie Consent by Free Privacy Policy website Il futuro del car sharing è elettrico, autonomo e connesso, parola di Thomas Beermann, CEO car2go Europe
dicembre 14, 2016 - car2go

Il futuro del car sharing è elettrico, autonomo e connesso, parola di Thomas Beermann, CEO car2go Europe

Sono passati circa otto anni dal lancio del progetto pilota di #car2go a Ulma (Germania) ed oggi sono circa 14.000 le vetture del servizio pioniere del car sharing, che stanno trasformando il paesaggio urbano di molte metropoli come Milano, Berlino, New York e Chongqing. Ormai il car sharing è diventato parte della nostra cultura, tanto che recentemente, in Germania, una smart #car2go ha avuto un ruolo centrale nella serie TV crime tedesca "Tatort". L'argomento "car sharing" è arrivato quindi in milioni di salotti di tutto il paese e, di conseguenza, è entrato a far parte della società odierna come vero stile di vita. Gli esperti sono da tempo sicuri che l'utilizzo di veicoli in condivisione avrà un'influenza decisiva sulla mobilità e la vita di oggi. Ma che cosa ci riserva il futuro del car sharing? Ecco cosa ne pensa #thomasbeermann, CEO di #car2go Europe GmbH:

1. Il car sharing free-floating è solo all'inizio del suo sviluppoTutte le tendenze socio-economiche di oggi giustificano la condivisione di veicoli: l'urbanizzazione crescente, la digitalizzazione progressiva e il desiderio delle nuove generazioni di accedere ad un servizio anziché possederlo. Non c'è da meravigliarsi, quindi, che il settore sia in piena espansione. Un veicolo #car2go, infatti, viene in media noleggiato ogni 1,3 secondi. E questo è solo l'inizio.

2. Il car sharing sta per registrare un'imminente crescitacar2go, leader di mercato nel campo del car sharing a flusso libero, ha già raggiunto gli oltre due milioni di utenti e il trend di crescita è continuo. Un recente studio, condotto da Frost&Sullivan1, prevede che il numero di utenti del car sharing in tutto il mondo aumenterà di cinque volte entro il 2025 passando dagli attuali 7.9 a 36.7 milioni iscritti.

3. Le città hanno bisogno del car sharing free-floatingSecondo la World Bank2, entro il 2045 le persone che vivranno in città aumenteranno di circa 1,5 volte rispetto ad ora – arrivando ad essere sei miliardi. Ma già oggi la mobilità privata ha raggiunto i suoi limiti che si manifestano con ingorghi, mancanza di parcheggi e inquinamento. Ciò è emerso anche dall'ultimo report Istat3 sulla soddisfazione dei cittadini per le proprie condizioni di vita: per gli italiani i principali problemi sono quelli che riguardano qualità dell'aria e inquinamento (al secondo posto per il 38% delle famiglie italiane), traffico e sicurezza degli spostamenti (al terzo per il 37,9%) e difficoltà di trovare parcheggio (al quarto per il 37,2%) o un collegamento con il mezzo pubblico (al sesto per il 32,9%). In questo contesto, #car2go rappresenta una delle soluzioni di mobilità più concrete, utili ed innovative a disposizione dei cittadini per affrontare queste problematiche e ridurne l'impatto. Un recente studio dell'Università di Berkeley4 ha dimostrato, infatti, che ogni veicolo #car2go elimina ben 11 #auto private dalle nostre città, riducendo così la congestione da traffico, consentendo di liberare spazio prezioso per il parcheggio e migliorando la qualità dell'aria.

4. Il futuro del car sharing è elettricoSe le flotte del car sharing fossero completamente composte da veicoli elettrici, l'effetto positivo sulla qualità dell'aria nei centri urbani aumenterebbe di gran lunga. I governi stanno già promuovendo la e-mobility e gli incentivi aumenteranno sicuramente nei prossimi anni. #car2go, al momento, possiede la più grande flotta al mondo di #auto elettriche adibite al car sharing utilizzando un totale di 1.300 Smart fortwo elettriche a #stoccarda, Amsterdam e Madrid. Nella sola Madrid, i 123.000 clienti #car2go risparmiano un totale di 775 tonnellate di CO2 all'anno grazie alla flotta 100% elettrica (nonostante le emissioni di una flotta convenzionale siano comunque relativamente basse).

5. La tecnologia del car sharing consente l'implementazione di nuovi serviziL'auto connessa e la comunicazione C2C o C2X sono già realtà nel campo del car sharing free-floating. I veicoli #car2go sono collegati, visibili e accessibili in tempo reale tramite l'app per smartphone dei clienti. La tecnologia può quindi essere la base per molti altri servizi correlati. Un esempio recente: il servizio Daimler di delivery "smart ready to drop", che ha trasformato la collocazione dell'auto in un indirizzo di consegna del pacco e il baule della vettura in una casella postale.

6. La guida autonoma dimezzerà la dimensione delle flotte del car sharingUna previsione di Frost & Sullivan5 dice che, entro il 2025, la guida autonoma influenzerà in modo significativo il car sharing: le #auto potranno parcheggiarsi da sole e guidare autonomamente fino a raccogliere i clienti. #car2go ha già acquisito la conoscenza utile per sapere con precisione quando e dove si verifica la domanda di mobilità nelle città, prerequisito necessario per essere in grado di gestire in modo efficiente le flotte di car sharing a guida autonoma in futuro. In questo modo i risultati positivi non ricadranno solo sugli utenti ma anche sulle città: ogni veicolo autonomo verrà utilizzato più volte portando alla conseguente riduzione della flotta di #auto a disposizione che sarà in grado, comunque, di soddisfare la stessa quantità di richieste.
Thomas Beermann è, quindi, convinto: "il car sharing free-floating di #car2go è pronto a continuare la sua strada affermandosi come elettrico, autonomo e connesso. Il nostro servizio sarà una parte fondamentale della mobilità sostenibile nel futuro e permetterà di migliorare la qualità della vita nelle città di tutto il mondo".