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luglio 17, 2023 - Opac

Opac, non solo hard-top

L’azienda torinese ha progettato e realizzato per il Sanlorenzo SP 110 uno speciale salpa-ancora e un “gira-cruscotto”, ossia un sistema di movimentazione della plancia secondaria a scomparsa

La gamma dei prodotti #opac, azienda specializzata nella progettazione e produzione di tetti apribili nonché di soluzioni custom per imbarcazioni da diporto anche di grandi dimensioni, si arricchisce di nuovi e, per la Casa torinese, non convenzionali prodotti.

L’azienda ha progettato e realizzato un salpa-ancora speciale per il Sanlorenzo SP 110, innovativo #yacht (33 metri di lunghezza per 8 di larghezza) con due ponti più un flying-bridge.

Il salpa-ancora di #opac è un dispositivo mobile in grado di celare l'àncora quando questa non è in uso, garantendo dal punto di vista estetico la “pulizia” delle linee uniche dello #yacht.

Partendo da un modello di stile elaborato dal designer della barca, #opac ha sviluppato la progettazione della cinematica e il dimensionamento strutturale del complesso manufatto #prodotto interamente in acciaio INOX 316 lucidato a specchio.

L’azienda torinese ha inoltre ideato il meccanismo idraulico di movimentazione studiando i centri di rotazione e gli alloggiamenti dell'àncora all'interno del musone dello #yacht. La sfida e l’obiettivo da raggiungere era agevolare il movimento di apertura del braccio dell'àncora tenendola salda in posizione per evitare potenziali danni allo scafo o al verricello. La movimentazione del braccio del musone è gestito da un sistema idraulico. La parte mobile del braccio è lunga circa 1,5 metri. È stato curato perfino il #design dell’alloggiamento in base all’ingombro di un’àncora da circa 140 chilogrammi. L’intero meccanismo ha un peso di circa 450 chilogrammi.

Il salpa-ancora è coperto da un carter in vetroresina che riprende la curvatura dello scafo. La forma di questa specifica copertura è stata ideata da #opac in co-design con il cantiere.

«Il nuovo #prodotto si inserisce nella nostra politica di continua e proficua collaborazione con i cantieri finalizzata a soddisfare le loro esigenze di produzione di manufatti sempre più unici e complessi che vengono realizzati da #opac in base alle loro specifiche indicazioni e necessità di stile, dimensioni e tipo di materiali» spiega Luca Sacco, amministratore delegato e presidente della società torinese.

Sempre a bordo del modello SP100 di San Lorenzo è stato realizzato da #opac anche un “gira-cruscotto”, un efficace sistema di movimentazione della plancia secondaria a scomparsa. Un motoriduttore avvia un movimento di rotazione a 180° che “scopre” una plancia di comando aggiuntiva permettendo di condurre l’imbarcazione direttamente dal flybridge, ponte da cui si gode di una maggiore visibilità, utile soprattutto nelle operazioni di manovra. In posizione “chiusa”, la plancia esterna rimane protetta dagli agenti meteo-marini, integrandosi alla perfezione nel profilo del mobile a proravia del fly.

Con entrambi i prodotti #opac conferma le sue capacità creative e tecniche che la rendono in grado di realizzare prodotti non solo altamente personalizzati, ma anche capaci di esaltare le doti estetiche delle imbarcazioni dove sono installati.

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