Cookie Consent by Free Privacy Policy website L’arte in 3D su Google Cultural Institute, per l’Italia le opere del MAO Museo d’Arte Orientale di Torino
aprile 09, 2015 - Google

L’arte in 3D su Google Cultural Institute, per l’Italia le opere del MAO Museo d’Arte Orientale di Torino

Centinaia di oggetti provenienti dalle collezioni di 6 partner internazionali. Per l’Italia le opere del MAO Museo d’Arte Orientale di Torino.

Da oggi Google Cultural Institute, la celebre piattaforma digitale per la promozione e la tutela della cultura online, integra in Art Project una nuova funzione 3D, per rendere ancora più coinvolgente la fruizione dell’arte online.

Frutto di mesi di lavoro da parte degli ingegneri del Google Cultural Institute, la nuova funzione 3D consente oggi di ammirare oltre 200 oggetti provenienti da tutto il mondo: dall’estesa collezione di teschi animali della California Academy of Sciences alle celebri maschere millenarie custodite nell'Israel Museum a Gerusalemme e considerate le prime forme di ritratto realizzate dall’uomo. Per attivare la visione 3D è sufficiente selezionare l’immagine dell’oggetto che riporta la scritta “oggetto 3D” e utilizzare il mouse del computer per farla ruotare a 360° e ammirarne i dettagli più nascosti.

In Italia il primo museo ad aver aderito al progetto pilota è il MAO Museo d’Arte Orientale (MAO) di Torino. Al momento 20 opere delle collezioni del MAO sono visibili in 3D - numero destinato a crescere in pochi giorni - e per la prima volta è possibile ammirarle anche on-line, con un alto livello di dettaglio e angolazione.

Le opere presentate spaziano dalla collezione cinese con vasellame in terracotta bianca della cultura Dawenkou risalente al. 2900-2400 a.C. e statuine della dinastia degli Han datate III secolo d.C., ai bronzi provenienti della regione himalayana del XVII-XVII secolo d.C. Tra pochi giorni si potranno apprezzare anche opere d’arte islamica di stili e materiali diversi.

Per consentire la visione tridimensionale delle opere ad alta risoluzione, gli ingegneri del Google Cultural Institute hanno lavorato a stretto contatto con i musei partner del progetto pilota e hanno realizzato un’apposita apparecchiatura scanner in grado di elaborare oggetti delle dimensioni massime di 40cm.
 
Dopo il lancio di una piattaforma che consente ai musei partner di realizzare gratuitamente una propria applicazione mobile, la funzione 3D è la più recente innovazione tecnologica ad opera del Google Cultural Institute nell’intento di promuovere l’arte, la storia e la cultura online.

Google Cultural Institute
Avviato nel 2011, il Google Cultural Institute si occupa di sviluppare tecnologia con l’obiettivo di promuovere e preservare la cultura online. Tutti i progetti del Google Cultural Institute sono frutto di collaborazioni strette con importanti partner italiani e internazionali: musei, fondazioni, siti di interesse culturale, archivi e altre istituzioni che gestiscono i contenuti di cui sono proprietari all’interno delle piattaforme tecnologiche messe a disposizione da Google. A partire dal lancio del Google Cultural Institute, sono oggi oltre 6 milioni i documenti, le immagini, i testi, i video e le testimonianze provenienti da oltre 700 partner in 60 Paesi e oltre 10 mila le opere d’arte ospitate su questa piattaforma digitale che da oggi sperimenta nuove angolazioni per consentire alle persone di fruire dell’arte online.