Cookie Consent by Free Privacy Policy website ‘Cibo di oggi, cibo di domani’. Presentata la ricerca Coop curata da Doxa che mette a confronto i cittadini di 8 Paesi del mondo 25 mag
maggio 27, 2015 - Expo 2015

‘Cibo di oggi, cibo di domani’. Presentata la ricerca Coop curata da Doxa che mette a confronto i cittadini di 8 Paesi del mondo 25 mag

Cibo di oggi, cibo di domani. È stata presentata oggi la ricerca condotta da Coop, partner tematico di Expo Milano 2015 con il Future Food District curata da Doxa (6.400 le interviste realizzate a persone tra i 18 e i 54 anni di età). Coop ha interrogato i consumatori di 8 Paesi del mondo (Italia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Russia, Cina, India e Brasile) ed ha offerto una fotografia sulla percezione del cibo oggi e sulle aspettative verso il 2050. A presentare i risultati dell’indagine oggi erano presenti Stefano Bassi, Presidente Ancc-Coop, Marco Pedroni, Presidente Coop Italia e Albino Russo, Responsabile Ufficio Studi Ancc-Coop.   Le culture alimentari di oggi e le aspettative per domani   L’indagine ha teso ad analizzare come è fatto il cibo di oggi e ha approfondito il tema delle diete alimentari, raccontando il punto di vista dei cittadini del mondo, ovvero il punto di vista di chi il cibo lo mangia. Tra i vari aspetti presi in considerazione ci sono il tempo dedicato al cibo, i luoghi, gli stili alimentari, le identità associate al cibo, fino ad arrivare alla percezione del cibo del futuro. Dal nutrimento abbinato al piacere del presente alla priorità di “wellness” del futuro, dalla convivialità non dissociata dalla tradizione di oggi alla tecnologia non necessariamente salvifica di domani. Dalla ricerca emerge un quadro molto vario delle differenti culture alimentari attuali dei diversi Paesi, legate come sono a stili e consapevolezze diverse (gli italiani la fanno da padroni sulla percezione del cibo come piacere unito al gusto della convivialità e a un pizzico di tradizione). Ma se dal  presente ci si muove verso il domani si registrano forti e imprevedibili allineamenti.   Consapevolezze e paure   Emerge una grande consapevolezza attuale, e in prospettiva futura cadono i tabù alimentari: alcuni Paesi si dimostrano propensi a sperimentare cibi nuovi come insetti o carne sintetica. I più eclettici si dimostrano Cina, India, Brasile, più conservatori i Paesi occidentali. Troveremo Ogm (il 72% del campione mostra piena consapevolezza sulla loro diffusione), molte pillole (75%) e carne sintetica (60%), non mancheranno insetti e alghe comunque cibi dalle proprietà nutrizionali bilanciate. I più eclettici e aperti al cambiamento del gusto gli indiani, i cinesi e i brasiliani, ma anche un 70% di italiani potrebbe provare il cibo in pillole e il 44% dei nostri connazionali non si tirerebbe indietro nemmeno davanti a un insetto. A fronte di ciò, per tutti prevale comunque la paura sulla possibile manipolazione del cibo (il 60%) e il timore per un pianeta sempre meno controllabile o sull'orlo del precipizio ambientale (53%). Il 43% indica invece come la sua paura più grande sia un cibo troppo costoso.   "Ci confortano i dati che abbiamo raccolto - sostiene Marco Pedroni - perché sono una conferma che proiettandoci verso il 2050 nella progettazione del Supermercato del Futuro a Expo Milano 2015, anche con l'ausilio di Carlo Ratti, abbiamo ideato un ambiente in linea con le aspettative dei consumatori di domani. Del resto in questi primi 20 giorni il gradimento ci è testimoniato anche dalle visite che stanno superando le 10.000 presenze giornaliere. Siamo convinti e consapevoli che il ruolo di Coop, la sua capacità di garantire accesso al cibo di qualità a prezzi contenuti sia un messaggio valido oggi, e stando ai timori espressi dai cittadini del mondo nella Ricerca persino più valido domani”.   "C'è molto da lavorare per Coop riflettendo su questi dati - conferma Stefano Bassi -. Crediamo però di avere le carte in regola per rispondere alle attese di un mondo in continuo divenire: l' offerta di cibo etico, trasparente e a prezzo equo è il diktat di Coop. Con questa presentazione della Ricerca curata da Doxa vogliamo raccogliere in un certo senso la sfida che è ora in essere. Expo Milano 2015 è solo una vetrina? Noi siamo qui impegnati a metterci i nostri contenuti e i nostri valori. In primo luogo abbiamo dato voce ai cittadini di tutto il mondo, i veri protagonisti del Pianeta”.

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