BMW Italia è stata una delle prime aziende in Italia ad avviare la sperimentazione dello smart working, già alla fine del 2016, attraverso un progetto pilota con la graduale estensione del progetto ai collaboratori. Oggi il 18% della forza lavoro aziendale beneficia di questa flessibilità.
“In un contesto caratterizzato da rapidi cambiamenti anche nell'ambito dell'organizzazione del lavoro – ha dichiarato Marco Bergossi, direttore HR di #bmw Italia - abbiamo voluto introdurre una nuova modalità di espletamento della prestazione di lavoro coniugando esigenze di innovazione, flessibilità e bilanciamento tra vita lavorativa e privata; contestualmente, si è voluto dar corso ad una rimodulazione degli spazi di attività in azienda, secondo nuovi e più attuali concept. La filosofia alla base dello smart working in #bmw Italia si coniuga perfettamente con i 5 core values del #bmw Group:Responsibility, Appreciation, Transparency, Trust, Openness”.
Il progetto si è articolato su due canali paralleli, con l’obiettivo di introdurre nuove forme di lavoro flessibile e di migliorare la produttività e il bilanciamento tra vita lavorativa e privata. Iniziato ad ottobre 2016 con il coinvolgimento di un primo gruppo pilota di 10 collaboratori, è stato poi esteso ad ulteriori 11 dipendenti a partire dal mese di febbraio 2017 (Fase 1). A maggio del corrente anno è stato allargato ad altri 20 collaboratori (Fase 2).
La fase pilota, riservata a dipendenti assunti a tempo indeterminato, è stata strutturata come segue:
La selezione degli smart worker per la fase pilota è stata fatta dai manager unitamente alla Direzione HR, tenendo in considerazione criteri organizzativi e oggettivi (quali, ad esempio la disponibilità da parte del dipendente, la distanza dal posto di lavoro, la situazione familiare).
Ad oggi (maggio 2017) nel progetto sono coinvolte 56 persone tra collaboratori, manager e dirigenti (che già possono lavorare da casa e/o da qualunque altro luogo).
Agli smart worker sono stati forniti Laptop, IPhone, SecureID, Hotspot, Skype, Web Conferences, Mobile App; contestualmente sono stati adeguati alcuni dei sistemi IT HR.
Il progetto include anche un monitoraggio periodico su:
I benefici ottenuti sono stati molto positivi:
“Se dovessimo sintetizzare gli elementi chiave del progetto – ha concluso Marco Bergossi – dovremmo parlare di flessibilità nella gestione dei luoghi e degli orari di lavoro, di produttività, lavoro per obiettivi, work life balance, di maggiore responsabilità, fiducia e senso di appartenenza all’Azienda”.
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