Cookie Consent by Free Privacy Policy website Occhi aperti per MASCARA, in Cile - La prima luce del cacciatore di pianeti installato all'Osservatorio di La Silla dell'ESO
luglio 19, 2017 - e.s.o.

Occhi aperti per MASCARA, in Cile - La prima luce del cacciatore di pianeti installato all'Osservatorio di La Silla dell'ESO

La stazione #mascara (Multi-site All-Sky CAmeRA in inglese) all'Osservatorio di La Silla dell'ESO in #cile ha visto la sua prima luce. Il nuovo strumento cercherà transiti di esopianeti, il momento cioè in cui il pianeta passa di fronte alla sua brillante stella madre, per creare un catalogo di bersagli per le prossime osservazioni che caratterizzeranno gli esopianeti.
Nel giugno 2016, l'ESO ha firmato un accordo con l'Unviersità di Leida per installare una stazioen di MASCARAall'Osservatorio di La Silla dell'ESO in #cile, per sfruttare le eccellenti condizioni osservative dei cieli dell'emisfero meridionale. La stazione ha ora realizzato con successo le sue prime osservazioni.
La stazione #mascara in #cile è la seconda a iniziare i lavori: la prima si trova nell'emisfero boreale, all'Osservatorio del Roque de los Muchachos, sull'isola di La Palma nelle Isole Canarie. Ogni stazione contiene una batteria di fotocamere in un ambiente a temperatura controllata: con queste si può osservare continuamente quasi tutto il cielo visibile dalla sua posizione [1].
“Servono stazioni sia nell'emisfero australe che in quello boreale, in modo da poter ottenere una copertura completa del cielo" commenta Ignas Snellen, dell'Università di Leida e a capo del progetto #mascara“Con la seconda stazione a La Silla possiamo ora monitorare quasi tutte le stelle più brillanti in tutto il cielo.”
Costruito all'Università di Leida nei Paesi Bassi, MASCARA è uno strumento cacciatore di pianeti. Il suo progetto, compatto e a basso costo, non è spettacolare, ma risulta innovativo, flessibile e molto affidabile. Composto da cinque fotocamere digitali costruite con componenti di mercato, questo piccolo cercatore di pianeti osserva ripetutatmente e misura la luminosità di migliaia di stelle. Un software dedicato controlla la presenza di piccoli affievolimenti della luce della stella dovuti al passaggio di un pianeta di fronte ad essa.
Questo metodo di scoperta dei pianeti si chiama appunto fotometria di transito. La dimensione del pianeta e l'orbia possono essere determinate direttamente e, in sistemi molto brillanti, si può anche caratterizzare l'atmosfera con ulteriori osservazioni a telescopi molto grandi come il VLT (Very Large Telescope) dell"ESO.
Lo scopo primario di #mascara è di trovare esopianeti intorno alle stelle più brillanti del cielo, che al momento non sono investigate nè dallo #spazio nè dalle survey da terra. La popolazione osservata da #mascara consiste soprattutto di pianeti del tipo "Giove caldo" —  grandi mondi fisicamente simili a Giove ma in orbita molto vicino alla propria stella madre. Ciò produce una temperatura superficiale molto alta e periodi orbitali di sole poche ore. Sono stati scoperti Giovi caldi a decine con il metodo delle velocità radiali, poichè la loro influenza gravitazionale sulla stella è elevata.
“Non si può imparare molto dai pianeti scoperti con il metodo della velocità radiale, poichè servono tecniche di produzione di immagini molto sofisticate per separare la luce di questi pianeti, vecchi e freddi, da quella della stella madre", commenta Snellen. " Al contrario, i pianeti che transitano di fronte alla loro stella madre possono essere caratterizzati facilmente". 

#mascara ha anche la potenzialità di scoprire super-Terre e pianeti della dimensione di Nettuno. Il progetto dovrebbe fornire un catalogo dei bersagli più brillanti e vicini per le future osservazioni di caratterizzazione, in particolare osservazioni dettagliate delle atmosfere planetarie.

Note [1] MASCARA può monitorare stelle fino alla magnitude di 8,4 - circa dieci volte più deboli di quanto si possa vedere a occhio nudo in una notte buia e serena. Grazie alla sua struttura, #mascara è meno sensibile alle condizioni atmosferiche di altri strumenti osservativi, e perciò le osservazioni si possono realizzare anche quando il cielo `e parzialmente nuvoloso, allungando i tempi di osservazione.