Cookie Consent by Free Privacy Policy website Al via domani la mostra dei Sony World Photography Awards alla Villa Reale di Monza - Apertura dal 13 settembre al 3 novembre
settembre 13, 2019 - Sony

Al via domani la mostra dei Sony World Photography Awards alla Villa Reale di Monza - Apertura dal 13 settembre al 3 novembre

  • In mostra anche "Five Degrees", il progetto del fotografo bolognese Federico Borella premiato con l'ambito titolo di "Photographer of the Year 2019".
  • Altri quattro artisti italiani hanno trionfato nel concorso Professionisti: Alessandro Grassani si è classificato 1° nella categoria Sport, il duo formato da Jean-Marc Caimi & Valentina Piccinini ha conquistato il 1° posto nella categoria Scoperta e Massimo Giovannini si è aggiudicato il 2° posto nella categoria Ritratto.
  • Il National Award è andato a Nicola Vincenzo Rinaldi con l'immagine "The Hug".
  • La dodicesima edizione del Concorso ha raggiunto il record di 326.997 candidature presentate da fotografi originari di 195 Paesi e territori.


Monza, 12 settembre 2019 – Dal 13 settembre al 3 novembre 2019 torna in Italia grazie a #sony la mostra dei #sony World Photography Awards che permette di ammirare le fotografie vincitrici e finaliste del concorso fotografico più eterogeneo al mondo.

L'evento è ospitato anche quest'anno dalla prestigiosa Villa Reale di Monza, dove la mostra è stata presente dal 2017, registrando negli anni un interesse crescente da parte dei visitatori.

Il concorso, giunto alla dodicesima edizione, ha raggiunto quest'anno un nuovo record, con 326.997 candidature presentate da fotografi originari di 195 Paesi e territori.
Il risultato è una bellissima panoramica delle migliori opere contemporanee realizzate negli ultimi 12 mesi, che il pubblico italiano potrà ammirare nella sua interezza.

"Sono davvero orgoglioso di questo incarico: curare per la quarta volta l'edizione italiana dei #SonyWorldPhotographyAwards è per me motivo di grande soddisfazione. Ho visto, anno dopo anno, un incremento di partecipazione e della qualità delle proposte. Tre anni fa ho avuto il privilegio di essere parte della giuria e posso testimoniare della passione e della competenza dei membri dello staff e della giuria. La caratura internazionale di questa manifestazione non ha concorrenti e visitare questa mostra è per tutti l'occasione di conoscere e approfondire le tematiche più avvincenti che riguardano il nostro mondo e gli uomini e le donne che lo abitano. Questa edizione è ancora più attesa perché il titolo di Fotografo dell'Anno, il più ambito del concorso, è stato assegnato al fotoreporter italiano Federico Borella", commenta Denis Curti, curatore della mostra in Italia. "La serie intitolata Five Degrees, presentata per la categoria Documentario, indaga la piaga dei suicidi maschili nella comunità agricola di Tamil Nadu, nel sud dell'India, colpita dalla più grave siccità degli ultimi 14 anni. La potenza delle immagini di questi reportage è travolgente e stupisce per l'attenzione e la sensibilità con cui è raccontata una realtà molto complessa. Il valore documentaristico degli scatti di Federico Borella emerge non solo attraverso i soggetti, ma anche nella varietà della tecnica utilizzata che spazia dal ritratto alla natura morta alle vedute aeree e di paesaggio".

Il titolo di Fotografo dell'Anno quest'anno è stato assegnato a Federico Borella, che ha esplorato l'impatto dei cambiamenti climatici sulla regione agricola e sulla comunità di Tamil Nadu, nel sud dell'India, colpita dalla più grave siccità degli ultimi 140 anni: "Senza un intervento mirato delle istituzioni, il surriscaldamento globale farà aumentare il numero di suicidi in tutta l'India", ha dichiarato. "L'impatto dei cambiamenti climatici si ripercuote sul benessere a livello globale, oltrepassando i confini dell'India e rappresentando una minaccia per tutta l'umanità. Grazie a questo lavoro ho avuto la possibilità di essere testimone di questa realtà e di documentarla come fotoreporter".

Tra i vincitori si sono distinti altri quattro fotografi italiani che hanno conquistato riconoscimenti importanti nell'ambito del concorso Professionisti.

Alessandro Grassani è il vincitore della categoria Sport con la serie "Boxing Against Violence: The Female Boxers of Goma", che racconta come la box rappresenti un mezzo di sostegno e un luogo sicuro per molte donne a Goma (provincia di Kivu Nord, Repubblica Democratica del Congo). "Queste donne provengono da contesti sociali differenti, tutte hanno un passato e un presente diverso; alcune provengono dalla strada e sono state vittime di terribili violenze, mentre altre hanno casa e affetti, alcune sognano di diventare campionesse di boxe un giorno, mentre altre pensano solo a sopravvivere" ha commentato Grassani.

Il duoformato da Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinini ha trionfato nella categoria Scoperta con la serie "Güle Güle", che in turco significa "arrivederci", dedicata a Istanbul e agli aspetti più caratteristici della città. "Il nostro lavoro – ha detto la coppia - racconta la storia di una città e di un paese intero in transizione sociale, politica ed economica. Questo è il terzo capitolo dedicato a città in cambiamento, poiché abbiamo già fatto Napoli e Roma. Questi luoghi vivono un momento di ambiguità, incertezza e insicurezza che porta alla creazione di microcosmi di persone che resistono, ognuno a modo proprio, alla gentrificazione all'interno di realtà specifiche, come quella omosessuale, curda, dei rifugiati siriani e dei ragazzi di strada".

Massimo Giovannini si è aggiudicato il 2° posto nella categoria Ritratto con "Henkō", parola giapponese che significa "cambiamento" e "luce variabile e insolita", attraverso cui affronta il tema della luce e di come possa alterare la prospettiva degli oggetti. Il fotografo ha spiegato lo scopo del suo progetto: "Volevamo far sì che lo spettatore avesse un attimo di smarrimento e dubbio guardando i soggetti, e capisse che la differenza e confine che c'è tra uomo e donna, bianco e nero, è veramente e solamente nella nostra testa: è qualcosa che viene da noi, un preconcetto".

Il National Award, invece, è andato a Nicola Vincenzo Rinaldi, appassionato di street photography, grazie all'immagine dal titolo The Hug che, come l'artista stesso spiega, "ritrae un abbraccio avvolgente: solo i piedi sfuggono alla stretta". E infatti, ancora Rinaldi racconta come lo scatto non sia stato immediato poiché "a prima vista, non avevo capito che vi fossero due persone. Solo spostandomi ho notato i due piedi intrecciati. Si tratta quindi di un momento di intimità particolare, un abbraccio su uno sfondo infinito che dà un certo senso di libertà e speranza condivisa".

"Il talento di fotografi esordienti e professionisti, di appassionati e di studenti che si affacciano per la prima volta al mondo della #fotografia continua a stupire la giuria dei #SonyWorldPhotographyAwards, che si conferma essere uno dei concorsi fotografici più apprezzati e seguiti al mondo", afferma Takayuki Suzuki, Country Head di #sony in Italia. "Gli scatti proposti costituiscono testimonianze preziose del nostro tempo perché racchiudono storie che non conosciamo e che meritano di essere raccontate e condivise. Siamo particolarmente orgogliosi dei riconoscimenti conquistati ogni anno, e mai come in questa edizione, dai fotografi italiani grazie al valore culturale e all'eccellenza tecnica che distinguono le loro opere. È tuttavia importante sottolineare la natura internazionale del concorso, aspetto che #sony desidera valorizzare attraverso le tappe locali di un tour globale che permette a un pubblico sempre più vasto di ammirare le fotografie premiate. E ricordare che #SonyWorldPhotographyAwards rappresenta solo uno dei modi, sebbene sicuramente tra i più importanti, con cui #sony si impegna a sostenere il mondo della #fotografia, attraverso la continua innovazione tecnologica da un lato e un supporto fattivo al lavoro dei fotografi di ogni livello dall'altro. Il premio, infatti, rappresenta una piattaforma internazionale di grande visibilità che ci auguriamo possa aprire per vincitori e finalisti nuove opportunità di lavoro".

Attilio Navarra, Presidente di Italiana Costruzioni, ha commentato con soddisfazione "Villa Reale di #Monza è senza dubbio la scenografia più preziosa entro la quale valorizzare il contenuto degli scatti fotografici premiati per aver dato espressione e interpretazione alle vite e alle problematiche che interessano l'intero pianeta attraverso generi e tematiche diverse. Siamo molto orgogliosi di poter ospitare per il 3° anno consecutivo la mostra dei #SonyWorldPhotographyAwards, a conferma del ruolo centrale di Villa Reale nella vita culturale non solo di #Monza, ma anche di Milano e provincia".

Dal 4 giugno 2019 sono aperte le iscrizioni per l'edizione 2020 dei #SonyWorldPhotographyAwards che vede due grandi novità, l'aggiunta al concorso Professional della categoria Ambiente, che sottolinea il valore di questo argomento per gli artisti contemporanei, e un nuovo format per il concorso Youth, pensato per coinvolgere e premiare i fotografi in erba di ogni parte del mondo.

Approfondimenti su http://www.worldphoto.org/.