Cookie Consent by Free Privacy Policy website Intelligenze umane e intelligenza artificiale insieme ad ArtVerona
ottobre 08, 2019 - Sineglossa Creative Ground

Intelligenze umane e intelligenza artificiale insieme ad ArtVerona

A #Verona fa tappa il Festival art+b=love (?) con protagonisti #emiliovavarella, 14 imprenditori e Alexa, l’assistente virtuale di Amazon

Durante la 15esima edizione di ArtVerona andrà in scena il programma ‘Nuovo Rinascimento’, un incontro ideale di Artisti, Imprenditori, Scienziati, Umanisti della contemporaneità, che oggi si uniscono per ideare nuove soluzioni a vantaggio dell’intera comunità.

Questo inedito contributo lo propone art+b=love (?), il Festival italiano ideato da Sineglossa in collaborazione e con la Fondazione Selina Azzoaglio e diretto da Federico Bomba e Cesare Biasini Selvaggi, dedicato al potere innovatore dell’Arte quando incontra l’Impresa. Da Ancona – sede del Festival – grazie alla Fondazione CariVerona trasferisce in Veneto per due giorni questa esperienza di successo che accomuna mondi apparentemente diversi, sul terreno delle soft skills, per immaginare insieme un possibile futuro.

Protagonista è Amazon’s Cabinet of Curiosities (Algorithmic Enquiry n.1), un’opera d’arte che verrà realizzata durante l’edizione 2019 di #artVerona, il 12 ottobre, nel corso di un workshop in cui l’artista #emiliovavarella e un gruppo di imprenditori affronteranno il tema della relazione tra intelligenza umana e #intelligenzaartificiale.

L’intelligenza artificiale, in questo caso, è Alexa, l’assistente virtuale sviluppata da Amazon, che, a partire dalla domanda “Mi consigli un prodotto per realizzare un’opera d’arte?”, sceglierà una serie di oggetti attraverso il suo sistema di suggerimenti, fino a esaurimento del budget.

L’intelligenza umana, invece, individuale e collettiva, è rappresentata dallo stesso artista e da un gruppo di 14 imprenditori, che metteranno al lavoro la propria visionarietà per dare un nuovo significato all’insieme di prodotti selezionati da Alexa.

Il risultato sarà un’installazione corale, visibile dalle 15 di sabato 12 ottobre a domenica 13 nello stand presso l’ingresso della Galleria dei Signori, in cui un’imprevedibile sequenza di oggetti scelti dagli algoritmi di Amazon acquisisce un senso sconosciuto al mondo delle macchine e frutto della creatività umana.

Amazon’s Cabinet of Curiosities indaga quindi il delicato rapporto tra le competenze degli uomini e delle macchine e stimola una riflessione sulle competenze individuali e relazionali - le soft skills - necessarie agli individui per stabilire connessioni di senso inedite e proiettare verso ciò che ancora non esiste.

Sottolinea Federico Bomba, presidente di Sineglossa, l’associazione culturale marchigiana che produce il Festival art+b=love (?): Il Festival, che dal 2017 è scenario di sperimentazione dove l’Arte, mettendosi in dialogo e contaminandosi con imprese e ricerca, produce #innovazione scientifica e culturale, con impatti economici, ha tra gli obiettivi il ripensare al ruolo della creatività e agli artisti come motori per l’innovazione. Le narrazioni sui grandi artisti e sui grandi capitani d’impresa hanno in comune due parole: visionarietà e #innovazione. È dalla capacità di immaginare nuovi significati e di applicare punti di vista alternativi che nascono i risultati più rivoluzionari, che si tratti di opere d’arte o di prodotti destinati a cambiare le regole del mercato.

Aggiunge Alessia Tripaldi, responsabile dei progetti Art&Business di Sineglossa: Attraverso l’esperienza pratica di ideazione e creazione di un’opera d’arte, il workshop di #artVerona stimolerà gli imprenditori partecipanti a potenziare le principali soft skills legate all’innovazione: capacità di avere idee dirompenti, di moltiplicare i punti di vista, di creare collegamenti tra idee eterogenee, di esercitare il pensiero creativo e laterale, di trovare ordine nel caos.

Emilio Vavarella – vincitore dell’Italian Council 2019 e ricercatore ad Harvard – è l’artista cui i direttori del Festival art+b=love (?) hanno affidato il compito di coordinare il rapporto creativo tra Intelligenze umane e #intelligenzaartificiale – commenta: “Amazon’s Cabinet of Curiosities” investiga la relazione tra esseri umani ed intelligenze artificiali (IA) all’interno di una cultura votata al consumismo compulsivo. L’opera è il risultato della mia cooperazione con Alexa Voice Shopping, alla quale ho posto una semplice domanda: “Alexa, mi consigli un prodotto per realizzare un’opera d’arte?” Il risultato è assolutamente imprevedibile dal punto di vista umano, ma dal punto di vista della macchina esso rappresenta la perfetta concretizzazione di processi algoritmici sempre più avanzati.

I 14 imprenditori che hanno aderito al workshop di #emiliovavarella sono: Giovanni Guerri, Guglielmo; Enrico Pandian, Supermercato24, Checkout, Technologies, FrescoFrigo; Thomas Pandian, Consiglio di Bacino #Verona Nord; Alberto Brazzale, Brazzale SpA; Giovanna Bartucci, Alperia Bartucci SpA; Alessandro Ardesi, Ad Pura Cosmetics, Pura for me; Matteo Gelmetti, Arspixel; Gianna Comuzzi, Lavagnoli Marmi; Chiara Carletto, Calzedonia SpA; Silvia Nicodemo, Veronesi Holding; Marta Veronesi, Aia SpA; Laura Veronesi, Veronesi Holding SpA; Michelangelo Fasoli, Durendal Ventures Group; Filippo Dall’Amico, LaPrimaPlastics.

La tappa veneta del Festival art+b=love (?) si completa con il talk “Tra #arte e Imprese: il curatore fa la differenza?”, in programma sempre ad #artVerona l’11 ottobre, alle 15.00, coordinato da Catterina Seia, membro del comitato di indirizzo della fiera e direttrice della pagina #arte e Impresa de Il Giornale dell’Arte. La conversazione verterà sul ruolo di figure chiave come i curatori e i ricercatori, punto di mediazione nel terreno di dialogo tra artisti e imprenditori.

Come le Arti possono nutrire e alimentare il successo di impresa in un mondo in movimento? La mediazione di figure professionali può fare la differenza nella fecondità del dialogo? Cosa significa investire oggi nelle arti del tempo presente?

Il panel ospiterà alcune delle voci più rappresentative del triangolo potenzialmente virtuoso nella relazione tra #arte e Impresa: l’artista Maria Rebecca Ballestra che da oltre un decennio si occupa di sostenibilità ambientale e sociale, Antonio Calabrò, direttore di Fondazione Pirelli, Vicepresidente di Assolombarda e neo Presidente Museimpresa, il fondatore di AGI #Verona Giorgio Fasol, la storica dell’arte e curatrice Elisa Fulco, Cinzia La Rosa, vicepresidente di Piccola Industria Confindustria, la curatrice di Artist-in-residence Kilometro Rosso Alessandra Pioselli, la curatrice del progetto “Nctm e l’arte” Gabi Scardi e Alessia Tripaldi, responsabile progetti Art&Business per #Sineglossa.