Cookie Consent by Free Privacy Policy website Cambia il tempo ma noi no: iLMeteo.it registra numeri da record anche durante la quarantena
maggio 11, 2020 - iLMeteo.it

Cambia il tempo ma noi no: iLMeteo.it registra numeri da record anche durante la quarantena

L'ad Colli: "Le regole per il successo? Saper ascoltare il nostro pubblico"

Tutti pazzi per la meteorologia. Quarantena o no, le news meteorologiche sono rimaste in pole position tra le informazioni più ricercate dagli italiani. Si modificano le tematiche, certo, ma non i clic: se prima dell'emergenza sanitaria, infatti, si cercavano informazioni su "che tempo farà domani", con la quarantena le cose sono cambiate e i clic sono stati tutti concentrati su che tempo farà durante l'estate, in attesa della fine del periodo di reclusione, e sulle news che analizzano le possibili correlazioni tra meteo e Coronavirus. 

Argomenti diversi, dunque, ma che non hanno influito sui numeri: iLMeteo.it infatti si conferma ancora il primo sito italiano di meteorologia e tra i primi siti più visitati del Paese. Se a dicembre, quando di emergenza sanitaria ancora non si parlava, il sito registrava quasi 3.5 milioni di utenti unici al giorno in media, confermando il suo primato, oggi le cose non sono cambiate. Se confrontiamo, infatti, questi dati con il periodo Coronavirus, scopriamo che i numeri hanno decisamente tenuto: nell'ultimo report Audiweb disponibile, quello di aprile, si contano più di 4.5 milioni di utenti unici in media al giorno.

"Non ci sono formule magiche - commenta #emanuelecolli, ad de iLMeteo.it - solo un mix di fattori che insieme funzionano. Un linguaggio "pop" applicato a previsioni scientifiche, grafiche dai colori sgargianti che da sempre ci caratterizzano e la facilità di lettura delle previsione meteo sia dal nostro sito, che dallo smartphone, con la nostra app". #app che oggi è disponibile in un nuovo aggiornamento che la rende ancora più intuitiva e la implementa con widget e sezioni interattive. "Questo ci ha permesso - prosegue prosegue l'amministratore delegato - di arrivare a un target più che mai eterogeneo. Il tone of voice e il nostro modo di comunicare, tuttavia, non fa sconti all'accuratezza dei dati e del modello matematico che usiamo e che ci permette di avere previsioni estremamente precise e affidabili, richieste dai principali media italiani. Ciò che ha fatto davvero la differenza, però, è l'aver ascoltato il nostro pubblico ed essere cambiati con loro: abbiamo intercettato le esigenze, imparato dalle critiche e richiesto sempre di più il parere degli esperti, soprattutto nelle questioni non strettamente legate alla meteorologia. Se oggi - conclude Colli - i numeri sono questi, crediamo che la strada sia giusta perché è il nostro pubblico a indicarcela".