Cookie Consent by Free Privacy Policy website Insignia e le altre ammiraglie Opel: impostato 60 anni fa il progetto delle “tre grandi”
maggio 25, 2020 - Opel

Insignia e le altre ammiraglie Opel: impostato 60 anni fa il progetto delle “tre grandi”

“Rappresentanti di un'eleganza cosmopolita”

Quando nel Febbraio del 1964 i giornalisti arrivarono sul circuito di prova della #opel capirono subito cosa intendesse la Casa tedesca per “tre grandi”. Accanto alla nuova Kapitan-A, equipaggiata con un 6 cilindri di 2.600 cc da 100 CV, appariva un modello di lusso il cui nome era già conosciuto dai tempi dell'anteguerra: la #opel Admiral. E non era tutto. Il terzo nuovo modello presentato era la #opel Diplomat il cui 8 cilindri a V di 4.700 cc da 190 CV

La documentazione per la stampa spiegava: “Opel Kapitan e Admiral sono due nuove vetture di classe superiore. Entrambe rappresentano un nuovo design automobilistico, ma ciascuna di esse risponde in modo diverso ai desideri di comfort degli automobilisti più esigenti. I frontali sportivi, i fari prismatici e la forma filante della coda sono l'espressione di un'eleganza cosmopolita”.

Opel Automobile GmbH it-media.opel.com D-65423 Rüsselsheim

La Diplomat costava 17.500 Marchi (contro i 10.990 della Kapitan ed i 12.200 della Admiral), la pubblicità #opel diceva: “Consenso e rispetto sono assicurati. Il tempo vi appartiene se siederete nella vostra #opel Diplomat V8, senza essere disturbati dal traffico caotico grazie alle perfette prestazioni dei suoi elementi. Il potente motore V8 vi libererà in pochi secondi dalle code ai semafori e dai guidatori più lenti. Anche in autostrada, dove la vostra superiorità sarà subito evidente a tutti e anche a voi, il cambio automatico, il servosterzo e il servofreno limiteranno la vostra attività a pochi gesti indispensabili. Inoltre godrete della sensazione di essere padroni di tutte le corsie. L'auto adatta a guidatori di alto livello”.

Le "tre grandi" si vendettero bene sin dall'inizio e i concessionari non seppero bene se rallegrarsi o piangere: le capacità produttive di Rüsselsheim erano già sfruttate al massimo per soddisfare l'enorme richiesta di Rekord-A e si dovette aspettare fino alla metà del 1964 per poter avviare, in piccole quantità, la produzione delle nuove "grandi". Ciononostante furono vendute in quantità sorprendente: entro il settembre del 1965 si vendettero 15.030 #opel Kapitan e 31.318 #opel Admiral.

Subito dopo si apportarono alcune modifiche poiché non tutti i clienti erano d'accordo sulla "vivacità" del motore da 100 CV. L'auto che pesava 1.370 kg a vuoto raggiungeva "solo" i 155 km/h e impiegava 15 secondi per raggiungere i 100 km/h da fermo. Così, dopo la chiusura estiva del 1965, le #opel Kapitan e le Admiral furono dotate di un nuovo 6 cilindri di 2.800 cc che con i suoi 125 CV procurava prestazioni superiori: adesso i 170 km/h erano raggiungibili facilmente. La #opel Diplomat non aveva questo problema: i suoi 200 km/h erano raggiunti solo da pochi modelli sportivi.

L'inizio degli Anni '60 non fu per la #opel di importanza capitale solo per l'apertura della nuova fabbrica di Bochum o per il lancio fortunato di tre nuovi o profondamente rinnovati modelli: in quegli anni cambiò anche l'opinione della direzione vendite in tema di sport e di sportività. Ci si rese conto che stava nascendo una clientela per la quale, pur restando importanti aspetti come l’affidabilità, guardava con crescente interesse alle prestazioni. A partire dal 1963 la #opel presentò vetture dotate di motori più potenti di quelli che ci si sarebbe aspettati dalla tradizione di Rüsselsheim.