Cookie Consent by Free Privacy Policy website In inverno, la cucina diventa green e high tech con le tre fasi antispreco di InSinkErator
novembre 06, 2020 - Insin Kerator

In inverno, la cucina diventa green e high tech con le tre fasi antispreco di InSinkErator

Dall’adesione alla Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti alla riscoperta delle nuove tecnologie fino al vademecum del risparmio, la rincorsa a un Natale sostenibile è già iniziata.

Mancano meno di due mesi al Natale, l’inverno è ormai dietro l’angolo e il tema dello spreco alimentare e dell’ottimizzazione delle risorse è una delle priorità per tutte le famiglie che si destreggiano tra smart working e coprifuoco.

L’impossibilità di pranzare o cenare fuori trasforma la #cucina in un luogo sempre più vivo e il cucinare in famiglia appare come una delle poche certezze che si accompagna al desiderio di condividere momenti in compagnia delle persone care nel rispetto della sicurezza di tutti e dell’ambiente.

Per venire incontro a queste esigenze, InSinkErator, il marchio americano del gruppo Emerson esperto in #sostenibilita che ha inventato il dissipatore alimentare domestico più di 80 anni fa, suggerisce TRE FASI per accompagnare le settimane a venire e che hanno l’obiettivo di coniugare la salvaguardia del pianeta con la volontà di vivere istanti di relax tra i fornelli. (https://insinkerator.emerson.com/it-it/food-waste-disposers/evolution-disposers)

FASE 1 – ADESIONE ALLA SETTIMANA EUROPEA PER LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI

Se la preparazione dei cibi non ha segreti con tutorial, macchinari, programmi tv e libri di ricette, la gestione degli avanzi è più problematica. Allora perché non aderire alla Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti che, dal 21 al 29 novembre, è volta a promuovere la realizzazione di azioni di sensibilizzazione sulla #sostenibilita e sulla corretta gestione dei rifiuti. Puoi realizzare un post, un video e condividerlo sui social network taggando #insinkerator che gli darà ancora più visibilità. Ogni contributo è importante per creare consapevolezza a livello sociale ed istituzionale.

FASE 2 – IL VADEMECUM DEL RISPARMIO

Le limitazioni ai movimenti spingono a fare la spesa meno spesso concentrando gli acquisti, ma poi si deve saper conservare il cibo per evitarne lo spreco. L’Onu rivela che ogni anno se ne buttano 1,3 miliardi di tonnellate e che nelle cucine di casa si concentra la fetta più ampia di alimenti che finiscono dal carrello della spesa direttamente in spazzatura. Ecco perché #insinkerator propone un vademecum per ottimizzare le risorse e che può contare con un partner inaspettato: il cibo stesso. Strano a dirsi ma gli alimenti comunicano tra di loro, interagiscono, aiutandoci in questo compito. Tra i vari esempi:

la banana, l’avocado e la pesca rilasciano gas di etilene che agisce come ormone della maturazione sugli alimenti circostanti. Ecco perché è consigliabile tenerli separati. Conservare le patate insieme alle mele fa in modo che le prime si mantengano più lungo contrastando la formazione di germogli. Meglio non lavare la frutta prima di metterla in frigo mentre per le verdure basta poi asciugarle.

3 – UTILIZZO DELLA #tecnologia PER GESTIRE I RESIDUI: DISSIPATORE ALIMENTARE DOMESTICO

Continuando a parlare di cibo è bene tenere a mente che anche lo smaltimento degli avanzi ha un costo per la società e per l’ambiente. Infatti, gli scarti alimentari che finiscono nelle discariche producono metano, un gas 21 volte più nocivo dell’anidride carbonica. Una soluzione possibile è il dissipatore alimentare domestico che gestisce i residui organici triturandoli fino a ridurli a uno stadio semiliquido ed eliminandoli attraverso lo scarico del lavandino. Uno strumento intelligente, posizionato in modo semplice e discreto sotto il lavello, presente sul mercato da 80 anni e che ha permesso, ad oggi, di eliminare dalle discariche l’equivalente in peso di 1000 transatlantici.

Da un lato all’altro del pianeta, l’utilizzo di questo piccolo ma geniale strumento si sta diffondendo esponenzialmente. Negli Stati Uniti, ad esempio, il 50% delle famiglie ne possiede uno, in Nuova Zelanda il 34% e in Australia il 20%. Negli Usa, ad esempio, dove l’80% delle nuove abitazioni dispone di un dissipatore, città come Chicago, Philadelphia, Tacoma, Milwaukee e Boston hanno fatto realizzare dei test per verificarne l’effettiva efficacia e i dati parlano chiaro. Con il dissipatore, la quantità di rifiuti alimentari si riduce del 30%.

Facilmente installabile da qualsiasi idraulico, il dissipatore InSinkErator® consente di trattare gli avanzi di cibo in modo istantaneo, igienico e sostenibile, con l'ulteriore vantaggio di risparmiare spazio e migliorare la pulizia della #cucina.

Che si tratta del pranzo domenicale, del cenone di Natale o di quello di Capodanno, l’importante è mantenere un atteggiamento responsabile e rispettoso delle risorse che il pianeta ci ha messo a disposizione. La #cucina può e deve fare la sua parte così come ciascuno di noi iniziando da…ora!

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