In occasione del #worldtelevisionday, #wiko ha raccontato, con un #sondaggio condotto sulla sua community Instagram, i nuovi modi di fruire la televisione e l’interazione della stessa con lo smartphone
Lo #smartphone è un elemento imprescindibile durante la fruizione dei programmi #tv per l’80% dei rispondenti. Se film e documentari mantengono il loro fascino, la pubblicità diventa il momento ideale per una veloce occhiata ai propri social
Milano, 18 novembre 2020 – Smart working, lockdown, coprifuoco, DaD, sono solo alcune delle parole che, ormai da diversi mesi, sono entrate nel linguaggio quotidiano. Tutte quante raccontano un nuovo modo di vivere la casa e in casa che sta riguardando le relazioni tra i componenti delle famiglie, ma anche l’utilizzo dei device tecnologici presenti negli stessi ambienti domestici.
La #tv, ad esempio, che decenni fa occupava il centro del salotto, che vita sta avendo? Che rapporto ha con lo #smartphone che oggi consente di riprodurre con la massima nitidezza tanti contenuti multimediali e in streaming?
Sono alcune delle risposte a cui Wiko, brand franco-cinese di telefonia, ha voluto rispondere interpellando la sua community Instagram con un #sondaggio condotto in occasione del World Television Day del 21 novembre.
La #tv piace e si evolve: è un assunto. Non è il sottofondo che accompagna e cadenza la giornata (28%), ma per il 72% è la fonte principale dell’intrattenimento serale in casa.
Quello che è fortemente cambiato è il palinsesto. Il 75% dei rispondenti ha infatti dichiarato di guardare la #tv per usufruire di contenuti in streaming, con un ben più contenuto 25% legato ancora al “classico palinsesto” in chiaro. Un dato riportato da #wiko che trova conferma anche nel 3° rapporto Auditel-Censis, rilasciato lo scorso ottobre, e che fornisce una dettagliata fotografia dell’Italia dopo il lockdown. Stando ai dati del rapporto, viene confermata infatti l’esplosione della domanda di contenuti televisivi in streaming, a pagamento o gratuiti, cresciuta del 7,4% dal 2019 al 2020.
Partendo da qui, è facile immaginare che i contenuti preferiti fruiti sulla #tv – secondo il #sondaggio condotto dal brand di telefonia - siano soprattutto film e documentari (73%) rispetto a talent e talk show (27%).
Per quanto riguarda i talent show più apprezzati, c’è una battuta di arresto sul fenomeno che impazzava fino a qualche anno fa, quella dei gruppi, o meglio dire chat, di ascolto. Il 74% dei partecipanti dal #sondaggio ha dichiarato di vederli in solitaria, senza la necessità di commentare i passaggi salienti con gli amici.
Ma allora, lo #smartphone è un amico, un rivale o un’alternativa alla TV? Per il 70% dei rispondenti non è sicuramente utilizzato per guardare un programma #tv. Chi utilizza il cellulare per guardare sul suo display la #tv o altri contenuti in streaming lo fa tendenzialmente in casa (54%), contro un 46% di chi invece lo preferisce in viaggio o durante gli spostamenti per studio/lavoro, magari in treno o in metro.
Se dovessimo quindi dare un ruolo all’uso dello #smartphone durante la fruizione televisiva, sarebbe quello di complemento, ma assolutamente imprescindibile. Il cellulare è infatti spesso presente, nell’80% dei casi, durante la visione, per informarsi, approfondire, chattare. Impossibile separarsene.
Il momento della pubblicità non è più un’interruzione: oggi è l’occasione, per il 72% dei rispondenti, per un veloce check delle bacheche dei propri social. Giusto il tempo di lasciare qualche like ed emoji, per poi tornare sulla #tv.
E, infine, durante l’esplodere della pandemia, cosa si consultava più spesso per avere informazioni e aggiornamenti attendibili? Il #sondaggio condotto da #wiko presenta un assoluto “testa a testa”. La #tv vince di misura con il 51%, ma lo #smartphone, grazie all’accesso pressoché immediato a più fonti di informazione, conquista il restante 49%.
Non resta che attendere, dunque, le prossime evoluzioni.
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