Cookie Consent by Free Privacy Policy website Linee guida per l'analisi delle differenze inventariali - Lo studio di Crime&tech, realizzato con il supporto di Checkpoint Systems, aiuta le aziende del settore retail e GDO nel migliorare i processi interni per la misurazione e l'analisi delle perdite
maggio 06, 2021 - Checkpoint

Linee guida per l'analisi delle differenze inventariali - Lo studio di Crime&tech, realizzato con il supporto di Checkpoint Systems, aiuta le aziende del settore retail e GDO nel migliorare i processi interni per la misurazione e l'analisi delle perdite

Milano 4 maggio 2021 - Lo studio dal titolo “Misurare e analizzare le differenze inventariali: linee guida per il settore retail e GDO” realizzato da Crime&tech, spin off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – Transcrime, grazie al supporto di Checkpoint Systems, si pone come obiettivo l’identificazione di buone pratiche che possano aiutare le aziende a impostare o migliorare il proprio sistema di rilevazione delle differenze inventariali. Questo studio va ad alimentare la ricerca sullo stato di questo fenomeno nel settore retail in Italia, che già a fine 2020 aveva mosso i primi passi partendo dalla GDO e che oggi amplia lo spettro di indagine anche agli altri settori.

L’analisi ha visto la raccolta di varie esperienze internazionali e una serie di interviste individuali a più di 30 professionisti in rappresentanza delle principali aziende del settore Retail e GDO In Italia, coprendo diversi settori merceologici e formati di punto vendita per un totale di più di 13.500 punti vendita su tutto il territorio nazionale. In particolare lo studio ha evidenziato:

  • L’importanza di mappare processi e le potenziali cause che generano perdite, raccogliendo dati affidabili (accurati, credibili, attuali, coerenti e completi) per identificare l’incidenza di ogni causa sul totale degli ammanchi;
  • La necessità di utilizzare un approccio investigativo per integrare l’inventario, la fonte primaria di informazioni, con altri dati di origine interna ed esterna, al fine di meglio comprendere dove si generano le perdite;
  • In questo modo riuscendo a ridurre di conseguenza l’impatto della componente sconosciuta (ossia quella quota di ammanchi per la quale non è possibile stabilire con certezza le cause);
  • In relazione alla componente conosciuta delle differenze inventariali, risulta invece centrale un’analisi capace di individuare i punti vendita o processi più vulnerabili al fine di identificare le soluzioni più adatte per combattere sia le cause di natura criminale (con un incremento della security) sia le cause di natura operativa (migliorando i processi);
  • Solo attraverso l’applicazione di questo approccio sistematico e analitico è possibile ottenere una riduzione significativa delle perdite e porre in atto un processo di miglioramento continuo dell’efficacia aziendale.

La ricerca e i risultati dello studio verranno presentati venerdì 14 maggio alle ore 9.15, durante il #webinar via Zoom dal titolo “Misurare e analizzare le differenze inventariali”, al quale seguiranno una tavola rotonda fra alcuni rappresentanti di aziende italiane del settore retail e una sessione di Q&A.