Cookie Consent by Free Privacy Policy website Il viaggio culturale di Babbel: un tour tra le espressioni idiomatiche più curiose al mondo
giugno 16, 2021 - Babbel

Il viaggio culturale di Babbel: un tour tra le espressioni idiomatiche più curiose al mondo

Se volessimo tradurre letteralmente un’espressione idiomatica in inglese, come conosco i miei polli, “I know my chickens”, vedremmo spuntare sulla faccia di chi ci ascolta un grandissimo punto interrogativo, prima di qualche risata garantita. Questo succede perché gli idiomatismi di qualsiasi lingua sono quasi sempre unici e intraducibili. Sono frasi che fanno parte della cultura di una nazione e che spesso suonano davvero bizzarri quando tradotte letteralmente, suscitando non poca ilarità.

In vista dell’estate, per poter intraprendere almeno con la mente un viaggio culturale in giro per il mondo, Babbel, la #app che porta le tue conoscenze linguistiche ad un livello superior, ha stilato un elenco di alcune delle espressioni idiomatiche più curiose.

  • Not here to fuck spiders: questo modo di dire è l’equivalente australiano di “non siamo qui a pettinare le bambole”, si usa cioè quando non si vuole perdere tempo e per far capire che si fa sul serio. Gli australiani hanno scelto però un’immagine leggermente più colorita di quella nella lingua di Dante.

  • More holes than a Swiss cheese: è un’espressione inglese traducibile letteralmente in “più buchi di un una Groviera”, usata per far riferimento a qualcosa pieno di difetti, di solito in riferimento ad un ragionamento o discorso, l’equivalente di “far acqua da tutte le parti”.

  • Leben wie die Made im Speck: si tratta di un modo di dire tedesco per parlare di chi ha uno stile di vita lussurioso, quindi “vivere come un verme nella pancetta”, questa infatti è la traduzione letterale.

  • Estar de mala leche: questa frase idiomatica spagnola non ha nulla a che vedere con il latte scaduto come potrebbe suggerire la traduzione parola per parola: “essere di cattivo latte”. Significa infatti “essere di cattivo umore”.

  • Poser un lapin: un'espressione francese molto particolare, traducibile letteralmente in “porre un coniglio”, che significa semplicemente non presentarsi ad un appuntamento. L’equivalente dell’italiano “dare buca”.

  • Encher linguiça: “riempire una salsiccia” è un'espressione brasiliana che significa riempire uno spazio vuoto con l’inganno, con informazioni irrilevanti e di nessun interesse. Nel quotidiano viene usato per definire qualcuno che parla in continuazione di un argomento senza in realtà dire nulla, una specie di "parlare di aria fritta".

  • Hair op per tanden hebbe: è un’espressione olandese che, letteralmente, si può tradurre con “avere i capelli sui denti”. Con questo modo di dire si indica una persona particolarmente decisa e determinata, pronta a tutto per ottenere i propri obiettivi. In Italia si potrebbe dire “avere pelo sullo stomaco”.

  • Musztarda po obiedzie: con questa espressione i polacchi comunicano che ormai è troppo tardi per fare qualcosa. Si traduce letteralmente con “mostarda dopo pranzo” e l’espressione italiana che si avvicina di più è “inutile piangere sul latte versato”.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare

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