Cookie Consent by Free Privacy Policy website "Salvarsi in corner", "partire in quarta" e "hit a home run": quando lo sport entra nella vita di tutti i giorni
luglio 15, 2021 - Babbel

"Salvarsi in corner", "partire in quarta" e "hit a home run": quando lo sport entra nella vita di tutti i giorni

Il vademecum di #babbel per comprendere i modi di dire sportivi entrati a fare parte del linguaggio quotidiano

Le discipline sportive, sia che ci si limiti a guardarle sia che le si pratichino, regalano spettacoli ed emozioni indimenticabili. Ma non solo. Lo #sport svolge anche un ruolo importante nella formazione del linguaggio quotidiano, coniando neologismi e modi di dire che diventano parte integrante della vita di tutti i giorni. 

In occasione della recente vittoria dell'Italia agli Europei di calcio e degli imminenti Giochi Olimpici di Tokyo, gli esperti di lingue di Babbel, la #app che porta le tue competenze linguistiche ad un livello superior, hanno approfondito l'importanza del linguaggio sportivo nella vita quotidiana e l'origine delle espressioni più popolari. 

"Il successo e la sconfitta fanno parte dello #sport e delle competizioni tanto quanto della vita quotidiana. Inoltre, le metafore prese dal linguaggio sportivo sono spesso universali visto che gli #sport e le competizioni - alcune discipline in particolar modo, come il calcio - sono conosciuti in tutto il mondoUsare metafore dal gergo sportivo serve quindi a descrivere gli eventi e le cose in in un modo molto più interessante sfruttando un'immagine precisa nella mente dell'interlocutore" afferma Todd Ehresmannesperto di linguistica di Babbel. "Queste però vengono colte appunto solo a condizione che si abbia familiarità con le lingue e lo #sport in questione. Se per esempio non si conosce il baseball potrebbe essere difficile capire il modo di dire "hit a home run", ancora di più per i non madrelingua".  

Lo #sport preferito dagli italiani

Non sorprende che sia il calcio, grazie anche alla sua eccezionale popolarità in Italia, lo #sport ad aver coniato piu modi di dire poi entrati nell'uso comune nella lingua italiana. Per citarne alcuni:      

  • Fare un autogol: espressione che indica un danno che ci si procura da soli involontariamente, come l'autogol di Kjaer che ha contribuito alla sconfitta della Danimarca nella semifinale degli Europei 2020.
  • Prendere in contropiede: nel linguaggio comune significa prendere qualcuno alla sprovvista. Nel calcio infatti il contropiede è un contrattacco rapido e improvviso che avviene quando la squadra avversaria è eccessivamente sbilanciata in attacco.
  • Zona Cesarini: locuzione usata nel gergo calcistico per indicare gli ultimi minuti della partita. Prende il nome dall'attaccante degli anni 30 Renato Cesarini, il quale spesso segnava nei minuti finali. L'espressione viene anche usata nel linguaggio comune per indicare, appunto, "sul filo di lana", ovvero un avvenimento accaduto vicino alla scadenza del tempo massimo.
  • Salvarsi in corner: espressione calcistica utilizzata per indicare la soluzione all'ultimo momento di una situazione difficile, significato valido anche in situazioni critiche nella vita di tutti i giorni.

Non solo il calcio

Oltre al calcio, anche altre discipline hanno regalato alla lingua di Dante espressioni poi diventati modi di dire di tutti i giorni come:     

  • Gettare la spugna (o throw in the towel - in inglese)il gesto di un pugile che getta in terra l'asciugamano o, come si usava una volta, la spugna, equivale a una dichiarazione di resa. L'espressione si è poi allargata oltre le corde del ring a indicare l'atto di arrendersi e ritirarsi da una qualsiasi impresa.
  • Mettere alle corde: altra espressione dal mondo del pugilato, usata per indicare una posizione che non lascia vie d'uscita, come un pugile costretto dall'avversario nell'angolo del ring senza poter fuggire perché impedito dalle corde.
  • Partire in quarta significa dare il via a un progetto con grande veemenza ed entusiasmo. La quarta marcia non ha nulla a che vedere con le marce automobilistiche, come tanti credono; si tratta invece di una posizione della scherma molto offensiva, con la quale si può sferrare un attacco veloce e spesso decisivo. 

Dall'alzare l'asticella agli Europei degli italiani ai modi di dire inglesi 

Nei paesi anglofoni le espressioni di uso comune che provengono dal mondo dello #sport sono ancora più frequenti. Ecco qualche esempio:

  • Hit below the belt, letteralmente "colpire qualcuno sotto la cintura", utilizzato per parlare di un commento o un'azione che mira a ferire qualcuno. L'espressione deriva dal pugilato, #sport nel quale non è permesso colpire un avversario sotto la cintura.
  • The ball is in your court, in italiano "la palla è nel tuo campo", è un'espressione molto usata che nasce dal tennis. Significa che è il turno di qualcuno di agire e fare la prossima mossa.
  • Front runner, è l'atleta che è in testa durante una gara di atletica ed è quindi il favorito per la vittoria. Nell'uso quotidiano, un front runner è quindi la persona che ha più probabilità di ottenere o vincere qualcosa, per esempio il candidato favorito per un posto di lavoro.
  • Raise the bar, traducibile in italiano in "alzare l'asticella", deriva dalle competizioni di salto in alto e significa alzare gli standard e le aspettative.

Ad ognuno il proprio sport

L'utilizzo di modi di dire tratti dal campo lessicale dello #sport differisce molto da Paese a Paese in base alla popolarità delle singole discipline. Per esempio in Inghilterra il gergo del cricket contribuisce in modo considerevole al linguaggio di tutto i giorni, così come in altri paesi dove questo #sport ha molto seguito. Un esempio? Hit (o knock) someone for six, che significa sorprendere totalmente qualcuno, spesso in modo negativo. In questa espressione, "six" sta per "six runs" ovvero un colpo nel cricket che manda la palla, senza rimbalzare, oltre il perimetro del campo ottenendo sei punti, il punteggio massimo. 

Negli Stati Uniti invece molti modi di dire vengono attinti dal gergo tecnico del baseball. Tra questi uno delle più noti è take a rain check che significa posticipare un evento o impegno. Un tempo, infatti, quando le partite venivano rinviate per maltempo, gli spettatori venivano muniti di un voucher che dava diritto ad accedere al nuovo evento. O ancora l'espressione hit a home run, utilizzata per parlare di qualcuno che ha successo; deriva dal fatto che, quando un battitore fa un fuoricampo, riesce a fare un giro completo delle basi ("a home run") e quindi a segnare un punto. O ancora touch base (parlare con qualcuno per essere aggiornati su qualcosa), ballpark figure (una stima approssimativa), throw somebody a curveball (sorprendere qualcuno, spesso negativamente) e così via.