Il mercato delle ristrutturazioni e riqualificazioni immobiliari ha visto negli ultimi anni un vero e proprio boom, come conseguenza sia degli incentivi fiscali Ecobonus e Superbonus, sia dell’ormai consolidata consapevolezza che il patrimonio edilizio italiano esistente necessiti di intraprendere un processo di evoluzione e ammodernamento. Contestualmente agli interventi di efficientamento energetico, tuttavia, non bisogna dimenticare di prevedere sistemi di ricambio dell’aria con recupero di calore, che possano assicurare la corretta aerazione e la salubrità degli spazi indoor senza inficiare la migliorata efficienza dell’edificio.
Helty – azienda di riferimento nel settore della Ventilazione Meccanica Controllata che negli anni ha perfezionato una gamma di soluzioni di #VMC decentralizzata proprio per andare incontro alle esigenze del mercato delle riqualificazioni – presenta oggi un sistema di ventilazione unico nel suo genere, progettato per un’installazione contestuale alla realizzazione del cappotto esterno: Flow Manhattan.
VMC a impatto zero
Helty Flow Manhattan è una #tecnologia innovativa e brevettata che ridisegna il concetto di Ventilazione Meccanica Controllata attraverso una tipologia di installazione inedita: l’unità di trattamento dell’aria, infatti, viene mimetizzata nello strato di isolamento del cappotto riducendo a zero l’impatto sulla facciata dell’edificio e senza intaccarne l’isolamento termico.
“È stato necessario uno sforzo progettuale notevole per mettere a punto e ingegnerizzare una tecnologia di ventilazione puntuale con questa esecuzione fuori dagli schemi consueti, combinando spessori ridotti e alte prestazioni – afferma Luciano Dalla Via, ceo di Helty - Siamo orgogliosi di poter proporre al mercato una soluzione cucita a misura sulle sfide in corso nel mondo dell’edilizia, dove la riqualificazione avrà un impatto determinante negli anni a venire.”.
La posa, realizzabile completamente dall’esterno su qualsiasi tipo di cappotto, può avvenire su entrambi i lati del foro finestra. Richiede un singolo carotaggio da 160 mm di diametro per il passaggio del condotto, realizzato in materiale fonoisolante e con un setto che separa i due flussi d’aria in mandata e ripresa.
Il profilo architettonico dell’immobile è salvaguardato grazie a griglie d’areazione gestite in luce nella mazzetta del foro finestra. Anche l’ingombro interno viene pressoché azzerato con un diffusore a muro per l’immissione e estrazione dell’aria, che si caratterizza per le dimensioni contenute e un design minimal.
La predisposizione dell’impianto durante i lavori di coibentazione ottimizza i tempi di cantiere ed evita lavori invasivi all’interno dell’edificio.
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