Cookie Consent by Free Privacy Policy website Indagine Kaspersky: l’89% delle organizzazioni sanitarie italiane fornisce servizi di telemedicina, ma i pazienti son ancora diffidenti
novembre 29, 2021 - Kaspersky Lab

Indagine Kaspersky: l’89% delle organizzazioni sanitarie italiane fornisce servizi di telemedicina, ma i pazienti son ancora diffidenti

Secondo quanto emerso da una ricerca di Kaspersky che ha coinvolto un campione di 389 fornitori di servizi sanitari di 36 paesi, l’89% delle organizzazioni sanitarie italiane (91% a livello globale) ha già implementato servizi di telemedicina e il 50% (44% a livello globale) ha iniziato ad utilizzarli dopo la pandemia. Allo stesso tempo, il 25% degli intervistati italiani ha dichiarato di aver sperimentato la diffidenza dei pazienti che hanno rifiutato questo tipo di servizi per paura di rischi legati alla sicurezza. 

Gli eventi che hanno caratterizzato il settore della sanità a livello globale tra il 2019 e il 2020 hanno cambiato la percezione delle persone nei confronti dei servizi sanitari. Le organizzazioni mediche si sono adattate alle nuove condizioni e oggi, il 56% sta pianificando di aumentare i propri investimenti in soluzioni di telemedicina e assistenza virtuale

Kaspersky ha intervistato i decision maker dell’industria sanitaria per comprendere come procede la trasformazione digitale in questo settore e quali sono i problemi che andranno risolti per creare un mondo in cui tutti possano avere accesso a cure economiche, veloci e di qualità. 

Secondo quanto emerso dall’indagine, il 40% degli intervistati italiani (71% a livello globale) crede che entro i prossimi 5 anni i servizi di telemedicina porteranno numerosi benefici in campo sanitario. I professionisti del settore ritengono che la medicina a distanza consenta numerosi vantaggi come comunicazioni più veloci, minore trasmissione di malattie tra pazienti e personale, e la possibilità di aiutare più persone in minor tempo. 

Questo dato trova conferma anche nella pratica. Quasi la metà delle organizzazioni (42% a livello globale e 25% in Italia) concorda sul fatto che la maggior parte dei loro pazienti sia più propensa a fare visite a distanza che di persona. Tra le caratteristiche che influiscono sull’opinione positiva dei pazienti nei confronti della telemedicina emerge la possibilità di risparmiare tempo e denaro grazie alle tecnologie moderne, oltre al fatto che queste consentono di poter scegliere specialisti più esperti da consultare.

Grazie ai benefici evidenziati i servizi di telemedicina sono sempre più richiesti dai pazienti di tutte le fasce d'età. Contrariamente all’idea che gli anziani siano meno inclini ad affidarsi alle tecnologie moderne, solo il 38% dei fornitori di servizi di telemedicina italiani (51% a livello globale) ha dichiarato che la maggior parte dei pazienti che utilizzano format virtuali hanno meno di 50 anni.

I servizi più comuni forniti dalle organizzazioni italiane sono il monitoraggio da remoto del paziente tramite dispositivi wearable (41% a livello globale vs 44% in Italia) e la telemedicina sincrona (51% a livello globale vs 44% in Italia), ovvero la comunicazione in tempo reale con i pazienti, comprese videochiamate o chat. Tra gli altri servizi più utilizzati la tecnologia di telemedicina asincrona (39% a livello globale vs 11% in Italia). Quest’ultima consiste nella raccolta e nell'archiviazione dei dati dei pazienti in una piattaforma sicura basata su cloud per un ulteriore utilizzo da parte di un professionista del trattamento.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare